LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
La seconda rivoluzione industriale è il processo di sviluppo industriale che viene cronologicamente riportato al periodo compreso tra il congresso di Parigi (1856) e quello di Berlino (1878) e in particolare all'ultimo decennio del 1800.Nella seconda metà dell’Ottocento l’Europa occidentale estese e consolidò la propria presenza nel mondo. Il suo prestigio si fondava sulla superiorità nel campo scientifico e tecnologico e sulla potenza industriale e capitalistica.
Intanto le grandi potenze europee portavano a termine le conquiste coloniali, soprattutto in Africa, spinte dal desiderio di procurarsi nuovi mercati di vendita per i prodotti nazionali e di accaparrarsi materie prime e risorse energetiche a basso costo. A questo prodigioso sviluppo industriale, che si protrasse fino agli inizi nel Novecento e che interessò altri Stati del mondo, come gli U.S.A. ed il Giappone, è stato dato il nome di Seconda rivoluzione industriale. Ci fu un crescendo di straordinarie scoperte e invenzioni.
Furono perforati i primi pozzi petroliferi negli Stati Uniti (Virginia)
La luce elettrica fece la sua prima comparsa quando Thomas Alva Edison inventò la prima lampadina.
Il telefono venne sperimentato dall'italiano Antonio Meucci.
L'acciaio e il cemento armato permisero nuove soluzioni nel campo della meccanica.
I tedeschi Daimler e Benz produssero i primi motori a scoppio: iniziava così l'era dell'automobile.
I fratelli francesi Lumière costruirono il primo apparecchio cinematografico.
I fratelli Wright riuscirono a far decollare il primo aereo.
Il modo stesso di produrre cambiò:
comparve la catena di montaggio che serviva a dividere un lavoro difficile in tanti lavori semplici,
si formò poi la società di massa, nel senso che la produzione dei beni di consumo fu rivolta a tutti.
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