sabato 26 maggio 2012

La musica classica

IL PALAZZO ARISTOCRATICO NELL'EPOCA CLASSICA
Durante la seconda metà del settecento i luoghi di incontro della nobiltà erano i palazzi aristocratici dove i nobili si ritrovavano per rafforzare e ampliare i propri legami sociali e politici.
Colte e raffinate padrone di casa avevano il compito di intrattenere gli ospiti,di offrire loro motivi di conversazione e di svago,gli uomini giocavano a biliardo o a carte,le donne ricamavano o ascoltavano la lettura dell'Enciclopedia che diffondeva le nuove idee dell'Illuminismo.
La musica veniva eseguita da piccole formazioni strumentali composte in genere da fiati o archi. Il quartetto d'archi  è la formazione che gode in questo periodo un successo senza pari.
Le famiglie di un rango più elevato dispongono addirittura di un 'orchestra stabile e di un sovrintendente dell'attività musicale ,il maestro di cappella a cui spettava il compito di dirigere qualsiasi tipo di musica richiesta.

 INTRATTENIMENTI MUSICALI
Quello settecentesco,era un pubblico che amava i riti mondani e le novità culturali,ma alle volte era frivolo e superficiale.
Alla musica era riservato generalmente un ruolo si sottofondo ed era concepita come uno svago da ascolarsi un pò distrattamente tra una chiacchiera e l'altra.
I brani più frequenti del ricco repertorio delle musiche d'occasione di breve durata  erano serenate ,cassazioni e danze scritte per l'intrattenimento di ricevimenti pomeridiani.
Tuttavia nell'intensa vita sociale della classe aristocratica non manncavano le occasioni in cui l'intrattenimento musicale assumeva un ruolo di primo piano e diventava l'attrazione principale della serata.
Nei palazzi più prestigiosi si  organizzavano importanti serate musicali e agli ospiti venivano offerti veri e propri concerti ,in cui si esibivano musicisti di fama o dilettanti particolarmente virtuosi.
Si ascoltavano le sinfonie di Hadyn,i concerti di Mozart e le sonate di Beethoven.

CARATTERISTICHE:
Le caratteristiche della musica classica sono regolarità, logica e chiarezza.
I PROTAGONISTI:
I protagonisti furono Hadyn , Mozart e Beethoven

mercoledì 2 maggio 2012

IL MONDO DEL LAVORO

Il lavoro, una categoria importante della sociologia, è un'attività produttiva che implica il dispendio di energie fisiche o intellettuali per raggiungere uno scopo preciso, ossia procurarsi col proprio lavoro beni essenziali o beni superflui, direttamente o indirettamente attraverso un valore monetario riconosciuto acquisito da terzi quale compenso. Nel mondo moderno l'attività lavorativa viene esplicata con l'esercizio di un mestiere o di una professione e ha come scopo la soddisfazione dei bisogni individuali e collettivi.

IL LAVORO COME FATTORE DI PRODUZIONE

Ogni tipo di produzione nasce dalla combinazione di tre fattori: le risorse naturali, il capitale,il lavoro.
Le risorse naturali sono la terra, le materie prime e le energie naturali
Il capitale è il valore dei mezzi di produzione, cioè delle macchine e delle materie prime che si utilizzano; è anche tutto il denaro che si impiega per produrre qualcosa, compreso quello che si spende per pagare i lavoratori.
Il lavoro è l’attività che permette di attuare il processo produttivo


LA FORZA-LAVORO
Si chiama forza-lavoro o popolazione attiva. l'insieme di tutte le persone di un paese che effettivamente lavorano o che essendo disoccupate, chiedono lavoro. Non rientrano nella forza-lavoro tutti coloro che, pur svolgendo attività utili per se e per la società, non ne ricavano un beneficio economico. Costoro sono"casalinghe,anziani,bambini,studenti,inabili".


LAVORATORI DIPENDENTI E AUTONOMI
Nella popolazione attiva ci sono gli imprenditori,i lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti.
Gli imprenditori sono le persone, o i gruppi di persone che investono il loro denaro in un’azienda: essi sono i proprietari dei messi di produzione,acquistano le materie prime, assumono gli operai o impiegati e pagano il loro lavoro
I lavoratori dipendenti sono tutte le persone che sono retribuite dagli imprenditori in cambio del loro lavoro. Si dicono dipendenti perché la loro attività si svolge sotto il controllo di un datore di lavoro e alle sue dipendenze. La loro retribuzione è regolata da un contratto di lavoro e non risente in modo diretto e proporzionale delle fortune o degli insuccessi dell'impresa.
I lavoratori autonomi sono le persone che svolgono un'attività in proprio e non dipendono perciò da un datore di lavoro; lavorano per i loro clienti, cui forniscono dei prodotti o delle prestazioni. Sono lavoratori autonomi gli artigiani, i commercianti, i liberi professionisti come gli avvocati, i medici, i commercialisti...


I TRE SETTORI DELLA PRODUZIONE
Il settore primario è l'insieme delle attività economiche tradizionali. Fanno parte del settore primario l'agricoltura, l'allevamento, le aziende ittiche, le aziende minerarie e di estrazione. Il settore primario è uno dei principali settori produttivi di un sistema economico. Il peso del settore primario sull'economia tende a diminuire con lo sviluppo economico. Gran parte delle attività economiche del settore primario sono legale all'andamento ciclico delle stagioni. Fino alla Rivoluzione Industriale il settore primario ha svolto un importante ruolo di sussistenza per le popolazioni. Ancora oggi in molti paesi non sviluppati il peso del settore primario è preponderante rispetto agli altri settori dell'economia (secondario, terziario).
Il settore secondario comprende tutte le attività con cui si trasformano le risorse naturali o le materie prime in materiali semilavorati o in prodotti di consumo. Appartengono a questo settore quasi tutte le industrie, ma anche molte aziende artigiane.
Il settore terziario comprende tutte le attività con cui si distribuisce ciò che si produce negli altri due settori e con cui si offre alla popolazione un servizio,sia amministrativo sia sociale. Nelle società ad alto sviluppo economico una gran parte delle attività relative al settore terziario viene svolta oggi con l’aiuto dell’informatica. In queste società l’informatica,insieme alla telematica assume un’importanza così grande ad integra un così gran numero di lavoratori che dà origine ad un quarto settore del lavori,setto settore del terziario avanzato

IL CONTRATTO DI LAVORO
Il contratto di lavoro è un accordo che i lavoratori stipulano con il datore di lavoro che regola l’attività dei lavoratori dipendenti.
Con il contratto si stabiliscono:
-La mansione del dipendente;
-L'orario di lavoro;
-Le ore straordinarie;
-Le ferie;
-La retribuzione;
-I principali obblighi e diritti sia dell'imprenditore che del lavoratore.


IL MERCATO DEL LAVORO
Gli imprenditori che hanno bisogno dei lavoratori e i lavoratori che cercano un’occupazione costituiscono il mercato del lavoro. Il mercato del lavoro è regolato dalla legge economica della domanda e dell’offerta. Se l’offerta è superiore alla domanda, cioè se si mettono in vendita più merci di quante vengano richieste dai compratori,il prezzo delle merci scende. Se invece la domanda è superiore all’offerta, cioè se ci sono più compratori che merci in vendita,il loro prezzo sale. Allo stesso modo, se ci sono più lavoratori di quanti siano necessari agli imprenditori il loro prezzo,cioè l’ammontare della loro retribuzione,resta basso; al contrario, se ci sono meno lavoratori di quanti siano necessari, il loro prezzo sale perché essi diventano sul mercato una merce “rara”.  Il confronto fra i lavoratori e le merci,però si può fare solo fino ad un certo punto: a differenza di quanto accade per le merci ,infatti, il costo dei lavoratori non può scendere al di sotto di un certo livello. Ciò che invece, nel mercato,rende i lavoratori simili alle merci è piuttosto il fatto che, quando l’offerta cresce troppo rispetto alla domanda, esse restano,in larga parte,invendute;così, se ci sono più lavoratori di quanti servano,molti di essi restano disoccupati.